"La bellezza è negli occhi di chi guarda."

Dedichero' questo blog ad atti casuali e non di arte ed espressioni in tutte le forme che riusciro' a concepire, siano esse solo idee, abbozzi o incompiuti.
Alcune volte il risultato sarà un nonsense, ad ogni modo anche cio' che non capiamo ha un suo perchè.
Il bello sta nel giocare...

venerdì 26 aprile 2013

2°esperimento Mandelbulber, 1° quaternione

 Ecco il mio secondo esperimento con Mandelbulber.
 Sotto, come per il primo, ho salvato tutte le modalità.
Ed ecco degli effetti:

1° Mostro sperimentale con MANDELBULBER! AHAHAH!!

Mostro originale: lo lascio senza nome o, visto che mi fa venire in mente un meteorite, m'invento una sigla fantascientifica?
Non saprei... Quello che so è che Mandelbulber è un programma per frattali 3D stupendo... E ci voglio impazzire sopra, felicemente! Non l'avevo ancora mai usato veramente... E' un pò un casino, per me, ma imparerò...Spero. Solo che con questo pc, credo che non posso permettermi le animazioni e altre cose...
Con questo non dimentico che un'altra cosa per me importante è disegnare frattali a mano libera.
Però poterlo fare a mano e con programmi aiuta molto a capire... A mano non applico formule di solito, ragiono per immagini e ovviamente sono lontanissima dalla riproduzione di forme complesse.
Con un programma mi diverto anche ad andare a caso, all'inizio, poi annoto tutti i risultati, le variazioni, le curiosità e comincio a fare prove ragionate.
Sotto ho salvato questa prova in tutte le modalità in cui Mandelbulber me lo ha fatto fare:
In questa figura manca l'effetto 3D, si notano i campi di colore.
 Questo è l'effetto ambient : credo indichi le direzioni nello spazio.
 Effetto glow.
 Shading: effetti delle ombreggiature dettagliate.
 Shadow: il contrasto delle ombre.
Specular: fa notare le linee di simmetria.

zBuffer: effetto di profondità nello spazio.
Posto la pagina Wikipedia,qui.

PSEUDO - disegno a mano e prova con Apophysis

Dunque, ho voluto fare questa prova tirando fuori un vecchio schizzo, visto che da tempo voglio smanettare un pò con dei programmi free per frattali ma mi ci metto solo ogni tanto per vari motivi, in questi giorni mi sono estraniata e ho cercato di capire come fare un' immagine inerente ad un disegno.
Ho ragionato su qualcosa di semplice, come forma... Perchè questo è un altro punto che voglio approfondire: fare frattali con programmi, computer permettendo <----- Si, certo, non ho un brutto pc ma neanche idoneo a fare chissà cosa... 
Ecco cosa ho scelto:
PSEUDO.
Penne a sfera, marker e penna gel su cartoncino beige striato e con superficie solcata.
Disegno (schizzo) dell'anno 2002 rappresentante un feto umanoide.
Da questa idea ho preso spunto per sperimentare con il programma per frattali Apophysis, cercando di cogliere la forma principale del disegno ( il feto e la sua posizione) e reinventarla. 
Ecco qui il mio mostro originale con colori che mi sembravano appropriati per il suo significato:
PSEUDOFRACTUS
Poi mi sono lasciata andare come sempre e mi son divertita con effettini vari, che non sono di Apophysis.
 Con questo effetto ho immaginato di fare una radiografia alla creatura.

La seconda prova è una radiografia della radiografia. ho cercato di mostrare l'andamento delle linee mantenendo gli stessi colori. Non è uscita bene...

Allora ho pensato di renderlo in stile disegno, con tonalità di grigi.

...Alla fine mi sono lasciata semplicemente prendere dai risultati più o meno fantasiosi...

 ...Sperimentazioni ^^



sabato 20 aprile 2013

FREDDO


FREDDO

Sopra un niente distruttivo
Piombo fuso il respiro
Cola acido

Smembrando 

Melma marcia che ristagna
E nei secoli dilania

Dove varca è degno avanzo

Sazia
Amando
Senza
Tocco

Dando vita alla ragione
Incidendola
A sigillo.

In memoria della memoria.
Laura B. - Aprile, 2013.

venerdì 19 aprile 2013

Birds in the mind 02

Riparto con un disegno che nulla ha a che vedere con la primavera e con gli ultimi posts. E devo dire che, oggi, il tempo è d'accordo con me. Quindi ho rispolverato uno dei miei tanti lavori non finiti e l' ho completato anche per averne una visione d'insieme. Lo stile è fra il fumetto e lo schizzo "definitivo", chiamo così il disegno finito velocemente che serve per sviluppare varianti sullo stesso tema e idee nuove.
La mia intenzione, in questo caso, era di raffigurare un'idea di deformazione onirica: un sogno mutilato.
Ecco:
Birds in the mind 02

Disegno-prova dell'anno 2010, penne a sfera, marker nero, bianchetto (uccello in primo piano) su foglio A4.

lunedì 15 aprile 2013

"X" - Fractal theme

Vecchio disegno a mano libera per immaginare la distorsione e la deformazione con rotazione di un quadrato già deformato . Sul retro scrissi : " Quello centrale del 1° è simile a quello esterno del 2° e viceversa."
Vorrei ricordarmi il ragionamento che feci in quel momento Oo
Comunque è un semplice tentativo simbolico sul tema del frattale e della spirale , per il quale ho usato pastelli a olio su cartoncino nero 50x34,7.
Questo sotto è l 'originale :
 X ( pastelli a olio su cartoncino nero 50x34,7 )
 X ( l'originale con correzione di luce e colore ).

Da guardare in qualsiasi direzione, sotto posto alcuni giochi di colore ( mi stavo divertendo , solo che rischiavo di non staccarmi più ) :




domenica 14 aprile 2013

SOAP TRIPS!

Questi lavori vennero fuori durante una lontana notte... MENTRE ANDAVA LA LAVATRICE!
Indovinate la connessione? ^^
(Da guardare in qualsiasi direzione).

 SOAP TRIP 01-2001
 SOAP TRIP 02-2001
SOAP TRIP 03-2001
Pennarelli su fogli 42x29,5.

giovedì 11 aprile 2013

Tentativo di spiegare la tecnica con la penna a sfera - Cap. 06

Riprendendo con il discorso delle differenze che noto fra le varie marche di penne a sfera - altro post, qui -, la mia scelta ricade quasi esclusivamente sulle TONALITA' dei neri, blu, rossi e verdi. Perchè questo è visibile da subito, ad occhio nudo, influenza anche il significato del nostro disegno ed è ciò che riconosco come caratteristica che diversifica due penne con lo stesso colore d' inchiostro ma di diversa marca.
Riguardo la sfera della punta, la circonferenza varia nei 2 emisferi del mondo: in Occidente è più grossa rispetto a quella usata in Oriente, posto la pagina Wikipedia riguardo le penne a sfera, perchè contiene anche una descrizione delle misure, comunque nel web ci sono parecchi siti e blogs che ne parlano.
Io sarei curiosa di provare la misura orientale, penso consenta più precisione, in quanto essendo più piccola permette logicamente di arrivare alla forma di dipinto fino alla rappresentazione fotografica.
Quindi accennerò all' IPERREALISMO, forma artistica pagina Wikipedia + questa pagina , che ho trovato più ampia al riguardo, perchè usando la penna a sfera,  si può arrivare a questo, in quanto è un mezzo adatto ad esprimerne graficamente il concetto.
Immagino che l'iperrealismo, e lo intendo non solo partendo da fotografie ma anche elaborando dal vivo o per immaginazione, vada oltre la realtà stessa perchè se l'occhio umano non può percepire oltre certi parametri, la mente e lo sforzo per catturarli, possono riuscire a far riprodurre ciò che viene perso, quindi si recuperano particolari, vicini alla visualizzazione MACRO di un' immagine, riprodotti in scala adattandoli alle misure del disegno. Un pò come guardare con una lente d'ingrandimento, riuscendo a catturare dettagli che altrimenti non vengono colti, per poterli riprodurre nel nostro lavoro. (Vedi "macro art", che include diverse forme di arte).
Infatti, pur di riuscire a perfezionare questa tecnica, c'è chi usa, mentre disegna e colora con penne a sfera, una lente d'ingrandimento per controllare il procedimento del lavoro in tempo reale.
Il metodo può sembrare scomodo, in quanto si hanno tutte e 2 le mani impegnate, una con la penna che scorre e una con la lente che segue il tutto; ma è utile per cercare di evitare il più possibile le imperfezioni e prevenire eventuali errori.
Per quanto riguarda la SFUMATURA, è una sorta di "MICRO art" ad occhio nudo, ma elaborato basandosi sull'idea di MACRO. Cioè, ogni singolo, piccolissimo, segnetto che forma la sfumatura è come una misura che stabiliamo in maniera modulare, riproducendo se stessa per "riempire" un campo.
Per il momento parlo di segni più o meno regolari e simili fra loro che ripetuti formano tipi di colorazioni a scopo riempitivo.
Nell' iperrealismo questo deve essere perfetto, uniforme tanto da risultare stampato.
Nel caso di LUCI ed OMBRE, che sono varianti del tema colorazione riempitiva, sarebbe utile l'utilizzo di penne a sfera con sfere di grandezza diversa; in modo da poter arrivare a sfumare all'interno di particolari piccolissimi.
Io, questo, non l'ho ancora provato, nel senso che non ho ancora fatto caso alle misure delle sfere delle penne che uso, sottintendendo che uso le misure Occidentali. Ho captato solo con l' osservazione che per avvicinarsi a usare una penna come fosse matita, pastello, colore per dipingere... Un metodo è proprio partire dal "piccolo" (e più lo è meglio è), dall' unità (segno) ed essere precisi nella sua riproduzione.
In parte, questo vale anche per i "pasticcetti" (segni schizzati, scarabocchi) che uso come textures per colorare con la penna, d'altronde non sono altro che un'insieme un pò disordinato di segni. Questo disordine, però, è di un tipo che riguarda l'ordine, in quanto rientra sempre in questo discorso:
- un PATTERN nasce da forme geometriche regolari ripetute (pagina Wikipedia).
- una TEXTURE, generalmente, è casuale. E' una trama, una composizione già formata da segni (pagina Wikipedia).
Ogni SEGNO presenta difficoltà diverse per approcciarsi alla colorazione. Immaginate un enorme incastro di forme costituite anch'esse da incastri. Mi fermo qui perchè è un discorso che tende all'infinito.
Ecco, il segno o i segni che abbiamo deciso per colorare e sfumare devono necessariamente incastrarsi, come SOVRAPPOSIZIONE e come ACCOSTAMENTO - non è necessario che siano usati entrambi, ma ci arriverò -, ultra ravvicinato l'uno all'altro in maniera piu' o meno ritmica, con una o diverse direzioni.
La tecnica più usata è la SOVRAPPOSIZIONE, più facile per regolare il chiaro scuro, più comoda per ingannare l'occhio, soprattutto per nascondere errori: l'ho accennato nel cap.01, in quasi ogni capitolo parlo di come rimediare ad errori di varia natura e parlando di sfumature, con l'argomento dei segni, sovrapporre è come cancellare colorando, ma come già dissi, più si sovrappone, più si scurisce e questo può cambiare l'impatto visivo nell'insieme, per cui bisognerà, a seconda delle esigenze, modificare il chiaro scuro in tutto il disegno (o solo, se possibile, nel pezzo corretto con questo metodo).
L'ACCOSTAMENTO è saper avvicinare sapientemente un segno all'altro ( per segno posso intendere anche una forma come un cerchietto, un numero, una lettera dell'alfabeto... Fino ad arrivare a forme davvero complesse di colorazione e chiaro-scuro). Può sembrare più veloce in quanto piu' si avvicinano i segni e più il risultato è scuro; più si allontanano, più si arriva al punto-luce. A mio parere, è il metodo che svela maggiormente errori ed imperfezioni; in piu', per un buon lavoro, sarebbe bene disegnare in modo pulito, se non preciso, il segno o  simbolo usato per colorare. Non dico che dobbiamo essere ritmicamente perfetti, di calcolare le distanze fra un segno e l'altro. Non credo ci sia qualcuno che lo fa in questo campo, ma se lo scopro gli dedico un omaggio in quanto mostro dell'impossibile: immaginate il dover misurare volta per volta ogni segno e le distanze in un contesto come la colorazione MANUALE, che seppur fatta in un campo piccolissimo, i segni possono arrivare a numeri strabilianti, a dir poco.
Beh, quello che può aiutare un accostamento è la DIMENSIONE dei segni. Che è un altro metodo per rappresentare il chiaro-scuro: ma è variabile nelle regole in quanto se usate il tratteggio, per esempio, non si puo' definire per certo che quello lungo rende più scuro perchè copre più superficie e quello corto và posizionato nelle zone luce perchè copre meno... La dimensione và associata con una od entrambi i modi scritti sopra. Allora si potranno osservare i giochi compositivi migliori per ombre e luci.
SEGNO CONTINUO: posto un frettolosissimo esempio con 4 tipi di tratto, i quali possono avere varianti.


-segno continuo circolare



-segno continuo a metà fra il circolare ed il parallelo


-segno continuo parallelo o base (per il tipo di tratto lineare fatto di tante
 parallele non spezzate)

-scarabocchio continuo (o ghiri-goro o segno schizzato)

E' un tratto formato da una linea lunghissima, continua, non interrotta (poi, ovviamente per ragioni tecniche, non è vero che non viene mai interrotta): la differenza dagli altri segni è che ripete se stesso senza intervalli di spazio. Ed è un altro modo di colorare e rendere il chiaro scuro e le sfumature.

Sotto, posto 2 mie vecchie esercitazioni scolastiche in penna a sfera dove si notano tantissimo vari tipi di segni (ed errori ed imprecisioni e macchie...):
Notare i segni schizzati continui ed interrotti, quelli modulati per dare l'impressione del chiaro-scuro ad esempio, nel disegno della mano nel 2° esempio; quelli lineari-curvi nei capelli del viso in rosso...
Notare le sovrapposizioni, gli accostamenti e le varie dimensioni dei segni.
Ora, queste immagini non sono le migliori e non mostrano tutto, però aiutano in quanto essendo monocromatiche, è più facile visualizzare il segno nelle sfumature.

Approfondirò man mano molti punti. Questa lunga pagina contiene molti spunti e, conoscendomi, se vado avanti ora potrei renderla illeggibile... Cioè, ancora non so se si capisce quello che scrivo ma stò tentando di migliorare il lato "divulgativo"... Spero.
Alla prossima! ^^



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